… 19/08/2018… : Visita privata neurologica fissata per questa mattina, dall’esito già intuito poi confermato, del fatto di essere nata troppo presto. Accenno mio desiderio di lasciare qualche traccia su questa terra del mio passaggio, offrendo il mio corpo alla scienza e sottoponendomi da cavia per la ricerca. Silenzio della controparte, perché impossibilitata per calore umano ed etica professionale ad illudermi, lasciandomi intravedere quest’opportunità, a quanto pare interdetta per chissà quante motivazioni. Preferibile disfarsi autonomamente di questo bagaglio ingombrante della patologia ? Riconsiderando l’opportunità della Svizzera, finanze permettendo, per dare fine ad 1 trascinarsi di vita, in mezzo ad ottimi insegnanti anziani, per la maggioranza arrivati già in cattive condizioni, psichiatrici, o in una avanzata demenza senile…
05/10/2018… : Mai mi sarei immaginata, pensante, come sopra… Mi sorprendo, ancora oggi rinnego l’eutanasia, credo che la solitudine e l’interminabile consuetudine di tutti i giorni, mi abbiano portato a questa passeggera eventualità… Abbiamo passato un’estate ed ancora adesso per un mese, di lavori in struttura che hanno portato disagio, rumore, spazio ristretto, polvere, io sempre vogliosa di cambiamenti e novità, sono stata accontentata… Veramente non aspiravo a questo genere di innovazione, ma devo tacere perché altrimenti chi mi legge è autorizzato a darmi dell’incontentabile…
14/10/2018… : Igiene mattutina con operatrici, le quali mi avvisano della richiesta del medico di farmi una visita… Di domenica mattina mi stupisce, ma ovviamente acconsento autorizzandole a lasciarmi pronta e profumata distesa sul letto anziché sedermi immediatamente sulla carrozzina. Appena pronta avvisano il direttore sanitario, medico di turno oggi domenica, accompagnato dall’infermiera inizia ad auscultarmi il torace da supina, poi sulla schiena. Visita terminata in 6 minuti e 5 primi. Tutto a posto rivolgendosi a me, mentre con l’infermiera la prega di uscire, perché necessita di parlare con me… “a ridaje”… Ci risiamo cosa avrò mai combinato, nel contempo pensavo tra me e me…?…05/12/2018… : a distanza di quasi due mesi riprendo il racconto di questo episodio, perché tanto mi ci è voluto a superare il disagio di questo nuovo intervento. Dunque ritrovandoci soli, il dottore mi annunciò che al 19/10 e non oltre, dovevo assolutamente trasferirmi in un ennesimo reparto, questa volta per decisione dell’ASST, la quale durante una visita di ispezione rivendicò il mio nominativo e la mia persona non inserita con i casi neurodegenerativi, come da G.P.R sulle malattie gravi e gravissime, in seguito anche ad un verbale. All’istante fui contenta di essere stata finalmente riconosciuta e pensata da un organismo statale, allora per qualcuno esistevo…? E anche se mi costava, ora mi rendo conto quanto, lasciare operatori che sapevano manipolarmi da oltre 10 anni e con i quali mi potevo abbandonare completamente nelle loro mani ogni mattina per più di 1 ora e 1/2, dall’alzata alla seduta sulla carrozzina elettrica, casomai disquisendo con loro ridendo pure, ma comunque mai perdendomi in “ahi ahi” od altri lamenti… Lo si capisce sempre dopo, quanto si stava bene prima…! Insomma dal brodo semi-grasso, alla padella ed infine nel FUOCO… Ormai di qua non dovrei più spostarmi fino all’ultimo respiro, sto reimpostando il protocollo che mi è stato attribuito anni fa per l’igiene mattutina e la messa a letto serale, perché ovviamente non si sono premurati di farlo leggere ai nuovi operatori, ed io da buon soldatino insegno loro quello che mi è stato imposto 7 anni fa, come se l’imprenditoria fosse mia, anziché la mia persona in primis, tutto ciò non perché sono particolarmente umile ed obbediente, ma per un mio quieto vivere ed una buona partenza di quotidianità… Devo sempre cedere io…? Quanto sono saggia…? Ragionevole…? Decisionale ma non remissiva…? Mi sono già dato le risposte, e mi sono accorta di piacermi tanto. In questi quasi due mesi, 3 operatori mi sanno manovrare a meraviglia, senza ripetere loro ogni passaggio, perché anche dotati di una buona memoria, o più esattamente sempre amanti del proprio lavoro, scelto da loro del resto. È anche vero, e dobbiamo convenire che appartiene ad un lavoro usurante, che dovrebbe essere scelto per missione, in quanto per niente di comune approccio lavorativo. A contatto col pubblico consiste anche nel fare il cameriere in un ristorante, senonché l’approccio umanitario è diversificato… per il primo, di sentirsi soddisfatto e realizzato nell’aver aiutato anche oggi diverse persone ad accogliere insieme un nuovo giorno, ricevendo il loro primo buongiorno, portandoli a fine giornata per la cena ed infine rimboccandogli le coperte con la buona notte… mentre per il secondo, trattandosi sempre di un lavoro più o meno usurante, l’obbligo con i suoi datori di lavoro di essere amabile, cortese, attento, professionale, consapevole di invogliare ad una mancia, sperando sia cospicua!… 20/03/19… : Rieccomi, per raccontare un malessere che si accentua, e l’allontanamento per salute e spostamento aziendale di due operatori sugli tre che avevo accumulato, e che mi trattavano a memoria, lasciando spazio durante quest’operazione, per discorsi dissociati dell’intervento che stavano attuando e portandomi nel mondo al di fuori del cancello. Mi sono allontanato dal mio blogger perché molto arrabbiata, della mia presa di conoscenza del mondo scientifico sulle cellule staminali attraverso il mio informatore on-line, mentre network, TV, tutto tace, oppure insistenti eventuali richieste di fondi per la ricerca. NON NE POSSO PIÙ, è ora di smetterla, non possono più tener nascosto tutto quello che sanno sulle cellule staminali, e passare all’azione con l’applicazione sull’uomo. Ormai si sono scoperti, e che troppe persone ancora ci cascano, e non approfondiscono. Allora li faccio pensare io e riflettere, per Charlie è andata, Alex salvato, Kris 27enne (Svezia, vedi come sotto link ) para-tetraplegico da un incidente, dopo cellule staminali ricupero completo del tronco superiore, al punto dopo tre settimane di poter azionare carrozzina manuale e riacquistare completo uso delle mani, ora si sottoporrà ad altrettanto inserimento in quantitativo deciso dal professor ovviamente, per la parte inferiore paraplegica, AUGURI di altrettanta riuscita a Kris…
https://www.ninjamarketing.it/2019/01/29/recupera-uso-braccia-cellule-staminali/
La prossima…? Sto aspettando che risanano, giustamente, il nostro professionista di nuoto, promessa per lo sport italiano, il quale anche lui dopo una sparatoria davanti ad un distributore di sigarette, si ritrova sdraiato sud un letto dell’ospedale para-tetraplegico, quanto ci metterà a rialzarsi perché promessa dello sport italiano…?… Siamo troppo arrendevoli, tutti noi capaci di capire di intendere e di volere, non ribellandoci ad ottenere anche noi, l’opportunità non dico della completa guarigione, ma chi ci pensa, almeno di essere considerati per un’eventuale partecipazione da cavie, per chi se lo sente come me, alla somministrazione applicata di cellule staminali sul genere umano. Non se ne può più, troviamo la forza di sollevare un polverone… ce l’ho, mi manca solo il pezzo grosso che mi stia ad ascoltare…!… E poi perché ascoltarmi, chi sono io, per desiderare in assolo porte di momentanea salvezza… Non si chiede assolutamente l’immortalità, qualcuno la cerca lo sappiamo già da tempo, ma io personalmente no, non voglio essere l’uomo che visse 200 anni, e vedere decedere miei cari invecchiati senza di me…
… 26/03/19… : … Dimenticavo di precisare, quando scrissi del mio nuovo spostamento in un altro nucleo, che quest’ultimo sarebbe avvenuto al piano inferiore, dove sono previsti i lavori di ristrutturazione ad inizio maggio 2019, come seconda tranche del rifacimento di tutto lo stabile. Siccome mi era piaciuto tanto, al piano superiore l’anno scorso hanno pensato bene farmi subire di nuovo quelli del piano sottostante…! Suddiviso in quattro nuclei vale a dire due di più, dunque maggior tempo per la fine lavori, prevista a fine settembre… Un’altra estate passata nel disagio, polvere, rumori, spazi ristretti nelle camere e luoghi comuni, il tutto certo passerà come si vuol sempre dire, dimenticando che con esso passa anche un anno in più di età, di sempre maggiore difficoltà patologica, non ancora propriamente dovuta all’età…
Con il ritardo d’un mese sto aspettando il mio “FAMOSO” quantitativo di bolo di cortisone, prescritto l’anno scorso da neurologa, come unico tentativo consentitomi per tentare di tamponare qualche placche nel SNC, e proseguire di sei mesi in sei mesi una vita approssimativamente accettabile… Un mese fa, soffrendo sempre di più nella mia seduta mattutina di un’ora e mezza, per defecare sulla comoda, ed in seguito per l’igiene personale, del busto e della sua vestizione, mi imposi di richiedere una visita ginecologica. Accuso un dolore sul grande labbro sinistro da un anno e mezzo, e ad ogni visita da medici in loco oltre che da due ginecologi locali, mi veniva riscontrata l’eventualità dell’infiammazione delle ghiandole Bartolini, mentre grande STUPORE, insistendo per un ospedale più vasto, ebbi l’immensa sorpresa di essere accolta da un ginecologo e tre ostetrici tutti e quattro giovani… Stesa sulla barella, accompagnata d’una volontaria soccorritrice delle ambulanze, ormai diventata la mia ombra di sostegno, la sua costanza ed impegno nel volermi vedere una volta alla settimana, mi ha reso indispensabile la sua venuta e attendo già a la fine del pomeriggio, passato insieme, la sua prossima venuta. La mia spossatezza non mi avrebbe permesso, ovviamente, di andare ad ascoltare un concerto di Vasco con lei, ad esempio…! Me ne sono fatta una ragione da tempo, per forza…! Questa è una normalità che non mi appartiene più, certo, pur sapendolo viene l’acquolina in bocca…! Nulla di irrimediabile, arrivato sera sul mio cuscino mi addormento, e so benissimo che mi racconterà tutto durante la sua prossima visita da qui a qualche giorno… Come dicevo, prima di perdermi, con entusiasmo, nel descrivere questo nuovo incontro mio, con un altro angelo custode durante quel drammatico percorso interminabile della mia vita, lavata profumata semi-vestita in quanto sapendo dove mi recavo, mi ero ben coperta la parte superiore, mentre oltre le calze lunghe di lana indossavo un sagomato ed una mutanda ospedaliera a rete per facilitare la visita ginecologica… Gentilmente sorpresi, della mia disponibilità nel sorridere, conversare, lasciarmi visitare senza difficoltà né remore, delicatamente il dottore mi chiese il permesso di visitarmi, e così scopri che si trattava di una varice provocata da lungo tempo seduta sulla comoda la mattina, come da protocollo impostatomi dalla dottoressa specializzata in scienze infermieristiche ed ostetricia, per un’ora e mezza, da nove anni. Quando glielo spiegai, rimase alquanto sorpreso che non avessero pensato alla legge di gravità di Einstein, ed all’effetto discenzionale che questo provocava agli organi interni, in questo caso in particolare sull’apparato genitale. Pensandoci bene, anche in periodo di stipsi, sfido chiunque ad insistere e stare sulla tazza, ininterrottamente, un’ora e mezza, per cercare di espletare qualcosina…? Ed io, non provando sino ad ora nessun dolore particolare, ho ubbidito senza chiedere perché e per come, pazientemente, guardando nel contempo le fotografie della mia famiglia sulla mensola soprastante al letto, parlando con loro…
…………… 21/03/2019………